Dichiarazione di pochi minuti fa del carciofino sott’odio Matteo Salvini.
Surreale ma illuminante.
“Stiamo lavorando perché in Venezuela tornino lavoro e democrazia, perché i regimi comunisti devono essere cancellati dalla faccia della Terra”.
Facendo lo sforzo di prenderlo sul serio, due sono le osservazioni necessarie.
La prima è che Salvini sta in un governo che appena ieri è stato ringraziato dal dittatore sanguinario Maduro per la solidarietà che ha oggettivamente manifestato al regime di Caracas.
La seconda è che un leader politico democratico dovrebbe avversare “tutte le dittature”, a prescindere da come si aggettivano.
Perché tutte le dittature, rosse o nere che siano, sono, prima di ogni altra cosa, delle dittature.
Ma questo Salvini non può dirlo.
Perché ammira da morire l’ideologia e gli atti antidemocratici di Orbán e di altri tiranni, e flirta con CasaPound.
Se sei contro le dittature a corrente alternata, la tua credibilità è zero.
La credibilità di Salvini è zero.
