SULLO STALKING MEDIATICO CONTRO IL PD
Continua la campagna di disinformazione contro il Pd. Il grosso dei maggiori quotidiani ha deciso, non si sa perché, che il nostro partito deve fare da stampella a un governo grillino. E per raggiungere questo scopo non esita a distorcere la realtà. Il gioco disinformativo, così impudente da essere quasi divertente, consiste nel sostenere in continuazione, più o meno velatamente, che il Pd è un partito che per ripicca e stordimento post-sconfitta, e ovviamente per colpa di Renzi, ha optato per l’isolamento passivo. Peccato che la verità sia un’altra: il Pd ha deliberato all’unanimità, in direzione nazionale e in linea col sentire della stragrande maggioranza della propria base, che non sarà ruota di scorta di forze con piattaforme programmatiche e visioni della società inconciliabili con le proprie. Dentro il Pd questa scelta è stata assunta con determinazione e consapevolezza, ed è oggetto di una contestazione limitatissima, infinitamente più circoscritta di quanto i giornali strumentalmente raccontano. L’opposizione – fatta con dignità, serietà e spirito costruttivo – è, in una democrazia parlamentare, la cosa meno passiva e rinunciataria che ci sia.