Sullo stesso quotidiano che giustamente dedica il titolo d’apertura alla frase del giorno pronunciata da Di Maio (“Con Salvini sono possibili grandi cose”), il sindaco di Milano Beppe Sala afferma che per il Pd sarebbe “masochismo” non cercare l’alleanza col M5S perché molti elettori Pd 2013 hanno votato i pentastellati e con queste persone “dobbiamo dialogare”. Col rispetto dovuto a un compagno di partito serio e capace come Sala, è nel suo modo di porre la questione che io vedo del masochismo. Vedo del masochismo nell’inseguire un partito con programmi lontanissimi dai nostri il cui leader dice quelle cose di Salvini. E per il quale il Pd è al massimo una ruota di scorta. Trovo infine non corretta l’idea che il Pd debba allearsi con le forze politiche verso cui sono andati i suoi elettori del passato. La riconquista di quegli elettori, e il dialogo con loro, passa da una maggiore comprensione delle ragioni per cui si sono allontanati da noi e da una maggiore capacità di rappresentarle politicamente, cosa che nel ruolo di alleato succube faremmo peggio che come minoranza autonoma. E poi in gran parte del Centro-Nord l’analisi dei flussi testimonia che i deflussi di elettori Pd 2013 verso la Lega hanno eguagliato o superato quelli verso il M5S. Ciò nonostante a nessuno viene in mente di sostenere una nostra alleanza con Salvini. Grazie al cielo.