Le contraddizioni del Governo sui conti pubblici e rapporti con la UE riportate nei miei tweet:
“Dal governo pioggia di dichiarazioni contraddittorie sui conti pubblici. Tutto e il suo contrario per #confondere i cittadini. Scelta #astuta. Ma anche #dannosa: perché aumentando l’incertezza fa male a consumi, investimenti e posti di lavoro. #TroppoFurbi #LaPaghiamoNoi.”
“Tre mesi di governo del #cambiamento sufficienti per capire che è il governo del #PEGGIORAMENTO. La crescita va #PEGGIO (il pil è in frenata). L’occupazione va #PEGGIO (-69 mila occupati). Lo spread va #PEGGIO (sfiora quota 300).”
“Di Maio: “i cittadini vengono prima delle agenzie di rating”. È demagogia da tre soldi. Casomai i cittadini vengono prima delle assurdità dette da Di Maio. Data l’entità del nostro debito pubblico, gli italiani queste battute da piazzista rischiano di pagarle a carissimo prezzo.”
“Il problena #spread è tutto qui: Lega e 5S hanno 15 miliardi da usare e 100 miliardi di promesse elettorali da mantenere. Ciò significa che i risparmiatori hanno 85 miliardi di motivi per chiedere interessi più alti sui Btp. Lo stanno facendo. #matematica #bugie #irresponsabilità”
“Immaginiamola, la chiamata di Tria dalla Cina ai vicepremier. “Giù i toni su conti pubblici e Ue, o saranno guai per il Paese”. E loro: ” No. La mancanza di serietà è tutto per noi. E poi…”. Cade la linea, Tria non richiama. Da dietro la porta l’hanno sentito piangere.”
“Fino a maggio la Borsa di Milano era la migliore d’Europa. Ora è la peggiore. Da maglia rosa a maglia nera in poco tempo. In parallelo, Istat registra in calo la fiducia di famiglie e imprese. È arrivato il #GovernoDelCambiamento. In negativo.”
“Tenerezza per Tria che dice “criticare il limite del 3% non vuol dire superarlo”. È una dichiarazione esilarante. Sembra una richiesta d’aiuto: le sciocchezze dette da Di Maio sui conti dello Stato sono sia un dramma pubblico, per il Paese, che un dramma privato, per il Ministro.”
“Non sapendo come mantenere le #promesse, fanno gli #spacconi. Di Maio si dice pronto ad andare oltre il 3% di #deficit. Ma avventurismo sul debito pubblico è #follia: spinge in alto i tassi di interesse e mette in pericolo posti di lavoro, risparmi, imprese, spesa sociale.”
“Non sarà con le pagliacciate che otterremo maggior rispetto e sostegno dagli altri Paesi europei. La minaccia di Di Maio di destabilizzare l’UE con ritorsioni economiche unilaterali serve a costruire un nemico ma è una pagliacciata che ci renderà solo più isolati e più ridicoli.”
“In 2 mesi via dall’Italia 72 miliardi di risparmi. Stime di crescita del pil in calo. Brutti segni. Urge serietà. Avremo invece la solita caccia alle streghe con creazione di diversivi e capri espiatori. L’unico nemico vero del Paese è la propaganda tossica di chi lo governa.”