La trappola in cui non si deve cadere

LA TRAPPOLA IN CUI NON SI DEVE CADERE

L’Istat ha appena comunicato che a dicembre le vendite al dettaglio sono crollate.

Queste pessime notizie sui consumi giungono poche ore dopo il taglio dall’1 allo 0,2% della stima di crescita dell’Italia per il 2019.

La verità è che stanno mandando a picco l’economia e il lavoro.

E stanno portandoci verso una dolorosissima manovra correttiva da 10 miliardi, fatta di tasse e tagli.

Una purga a tutti gli effetti.

Una stangata che sarà pagata principalmente dai cittadini più deboli.

E come reagiscono a questo disastro? Correggendosi? No.

Reagiscono cercando di far parlare di tutto fuorché di questo gigantesco fallimento economico che grossi danni produrrà ai lavoratori e alle imprese italiane.

Ecco perché si dà tanto spazio alla pantomima sulla Tav.

Ecco perché si inscenano finti scontri sul Venezuela, sul processo a Salvini e su altri temi.

Ed ecco perché a vantarsi senza ritegno di aver fatto fare il primo passo a una riduzione del numero dei parlamentari che farebbe risparmiare 50 milioni l’anno sono gli stessi che in appena otto mesi hanmo compiuto scempiaggini che agli italiani sono già costate un miliardo e mezzo in più di spesa per interessi nel 2018 (una somma 30 volte superiore!!), e che ci costeranno almeno 4 miliardi in più di interessi nel 2019 (una somma 80 volte superiore!!).

Di fronte a noi c’è una squallida trappola propagandistica.

In questa trappola non si deve cadere.

Articoli scritti da dpadmin

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