Sono sicuro che tutti i cittadini di Vinci che hanno avuto la fortuna di averlo amico sono addolorati per la scomparsa di Siro Bicci e si stringono affettuosamente attorno ai suoi cari.
Il dottor Bicci era, semplicemente, un’istituzione.
L’ho conosciuto come medico della mia famiglia quando ero bambino.
Molti anni dopo, da amministratore, ho avuto modo di apprezzarne il fervido impegno in favore della Filarmonica Leonardo da Vinci che rifondò nel 1986 e che presiedette a lungo con passione.
Ma al di là di questi ruoli pubblici mi hanno sempre colpito le qualità dell’uomo: il tatto, i modi squisiti e signorili, la mancanza di sussiego, un’intelligenza vivida e aperta che si univa a una correttezza e a una disponibilità all’ascolto del tutto speciali.