Sei hai letto almeno una volta in vita tua “Il giardino dei Finzi-Contini”, se lo hai capito a fondo e amato, non ti contagerà mai nessuna forma di razzismo e di estremismo xenofobo.
Profonda gratitudine, quindi, per chi ha avuto l’idea di proporre per l’esame di maturità una riflessione sul capolavoro di Bassani.
Nel 2018 ricorre l’80esimo delle leggi razziali ed era giusto che la scuola italiana ricordasse solennemente un anniversario così importante.
Solo la cultura può arrestare il tentativo di stravolgimento valoriale portato avanti da politici senza scrupoli e belve da social.
Bisogna che certe opere (letterarie come quella di Bassani, ma anche cinematografiche, teatrali, storiche) siano maggiormente conosciute e vissute.
È diventato fuori moda dirlo, ma è il sapere l’anticorpo sociale più efficace contro ogni deriva razzista e disumanitaria.
Sono il sapere e lo studio che realizzano la sconfitta dell’ignoranza e che ti pernettono di elevarti materialmente e moralmente, e di diventare un cittadino più consapevole e più responsabile.