Forze dell’Ordine e Vigili del fuoco: nessun impegno da Salvini

POTENZIAMENTO DELLE FORZE DELL’ORDINE E DEI VIGILI DEL FUOCO: DA SALVINI NESSUN IMPEGNO PRECISO

Oggi le commissioni parlamentari affari costituzionali hanno congiuntamente audito Salvini sui suoi intendimenti come ministro degli interni.

Come capogruppo del Pd ho posto al ministro domande semplici ma decisive sulla sicurezza, dato che il suo compito principale è garantire questo bene ai cittadini.

Gli ho ricordato che le forze dell’ordine (in primo luogo carabinieri, polizia di stato e guardia di finanza), hanno bisogno di più uomini, di più mezzi, di più rinnovamento tecnologico, di regole più adeguate, di un più forte e efficace coordinamento.
E questo vale non solo per le forze dell’ordine ma anche per i vigili del fuoco.

Nella scorsa legislatura in questo campo abbiamo sbloccato assunzioni e stipendi e riattivato il turn-over bloccato dai governi precedenti.

Questo primo passo è stato possibile perché nelle varie leggi di bilancio abbiamo di volta in volta previsto consistenti stanziamenti aggiuntivi.

Al ministro ho quindi chiesto la cosa fondamentale: oltre ad attuare le riforme finanziate da altri, quanti soldi in più il suo governo pensa di destinare agli operatori della sicurezza a partire dalla prossima legge di bilancio?

Nella sua risposta Salvini ha deciso di svicolare. Ha detto che non può dire a luglio una cosa che si deciderà a ottobre! Sbagliato: per produrre dei fatti a ottobre, caro ministro, la regola è che bisogna avere la idee chiare già a luglio. Nessun impegno preciso. Ne prendiamo atto.

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