COSA HO VISTO IN QUESTI MESI IN PARLAMENTO
Poiché siamo all’inizio di un NUOVO ANNO propongo una riflessione non breve, che vi invito a valutare e a commentare, essendo il confronto costruttivo sulle questioni concrete parte essenziale del mio modo di praticare l’impegno politico.
Sono passati DIECI MESI dalle elezioni e SETTE MESI dalla formazione del governo.
Chi come me si dà da fare giorno per giorno in Parlamento mettendo in campo un’opposizione DURA e PROPOSITIVA ha visto avanzare una TRUFFA POLITICA su cui tacere sarebbe sbagliato.
Di essa bisogna parlare il più possibile, perché non ci sarà nessuna SVOLTA finché un grande numero di italiane e di italiani non avrà preso piena coscienza del RAGGIRO in atto.
Sono il primo a sapere che il ragionamento “vediamo cosa combinano prima di emettere sentenze” farà presa ancora per un po’.
Sono il primo a sapere che passerà del tempo, probabilmente non poco, prima di veder crollare il castello delle bugie di comodo eretto dalla maggioranza con la complicità pelosa di buona parte dei mezzi di informazione e dei produttori seriali di bufale.
Sono il primo a sapere che stiamo correndo i diecimila metri e non i cento metri, e che quindi dosare le energie è un dovere.
Ma questo non è un motivo per parlar d’altro, per tenere un atteggiamento di attesa impaurita e timida, per non cominciare subito a smascherare le menzogne. Prima cominciamo a far questo e prima arriverà il cambiamento.
Ovviamente mentre portiamo avanti questa BATTAGLIA DI VERITÀ dobbiamo continuare ad avanzare CON FORZA le nostre PROPOSTE: meno contributi sulle buste paga per aumentare gli stipendi dei lavoratori e alleggerire i costi che le imprese sostengono per assumere personale, meno tasse e burocrazia per chi investe e innova e crea occupazione, sostegno a chi garantisce solidarietà e aiuto ai più deboli, raddoppio del reddito di inclusione per chi versa in condizioni di povertà, investimenti straordinari sulla scuola e sulla ricerca e sulle politiche di formazione e di inserimento al lavoro, salario minimo legale, assegno per i figli a carico, difesa della democrazia rappresentativa contro ogni tentativo di svuotarla.
Ma torniamo alla TRUFFA. Vediamo in cosa consiste.
HANNO PRESO VOTI promettendo più lavoro e invece hanno mandato l’Italia in recessione.
HANNO PRESO VOTI promettendo meno tasse e invece hanno aumentato la pressione fiscale.
HANNO PRESO VOTI promettendo più posti di lavoro e invece hanno adottato provvedimenti che stanno facendo calare l’occupazione e aumentare i licenziamenti.
HANNO PRESO VOTI con promesse sull’Ilva e una volta al governo hanno fatto l’opposto.
HANNO PRESO VOTI con promesse sul Tap e una volta al governo hanno fatto l’opposto.
HANNO PRESO VOTI promettendo di investire 50 miliardi per quota 100 e per reddito e pensioni di cittadinanza e alla fine hanno stanziato un quinto di quanto si erano impegnati a fare: quota 100 di fatto non esiste e solo 250 mila pensionati su 5 milioni, forse, vedranno la loro pensione aumentata a 780 euro.
HANNO PRESO VOTI con con attacchi sull’uso di denaro pubblico per salvare le banche e una volta al governo hanno deciso di usare soldi dello Stato per salvare la banca della città di Grillo.
La loro credibilità è zero.
Quando parlano si può fare a meno di ascoltarli: le loro parole ormai non hanno alcun valore.