Fu una giornata nera della nostra storia democratica quella del 9 ottobre del 2021, e la settimana seguente una Piazza San Giovanni piena di persone testimoniò la vicinanza di massa al sindacato vittima di un’aggressione fascista. Oggi per gli autori dell’assalto di marca fascista alla sede della CGIL di Roma arrivano le richieste di condanna da parte del Pubblico Ministero, e sono richieste giustamente pesanti. Le testimonianze di alcuni operatori di Polizia riportano che Giuliano Castellino, leader romano di Forza Nuova, già a processo con rito ordinario, si rivolse ad essi esclamando: “Portateci da Landini o lo andiamo a prendere noi”. Non fu l’unico però ad aver un ruolo attivo nell’assalto squadrista alla sede della CGIL, perpetrato durante una manifestazione “No Green Pass”, tanto che la Procura ha sollecitato pesanti condanne, con pene comprese tra gli 8 e i 6 anni e mezzo, nei confronti di sei persone finite nel registro degli indagati con l’accusa di devastazione e resistenza a pubblico ufficiale. Si tratta di sei posizioni, tra cui quella di Fabio Corradetti, che hanno chiesto di essere giudicati con il rito abbreviato che consente uno sconto di pena di un terzo rispetto al massimo edittale. Secondo quanto accertato, Corradetti faceva parte di un gruppo composto da circa 50 persone “che aveva avuto un ruolo decisivo nel creare criticità per l’ordine e la sicurezza pubblica” e per “produrre violenti scontri, in particolare tra coloro che avevano forzato gli sbarramenti a Piazzale Flaminio”, come scrissero i giudici del tribunale collegiale nel provvedimento con cui ribadirono il carcere per il ventenne. La sentenza per i sei è prevista per il prossimo 7 giugno mentre tra pochi giorni, il 28 marzo, riprende davanti ai giudici della prima sezione collegiale il procedimento principale che vede imputate complessivamente otto persone. Secondo l’impianto accusatorio nel blitz fu lo storico leader di Forza Nuova Roberto Fiore a guidare l’assalto. Oltre Fiore e Castellino a processo anche l’ex Nar, Luigi Aronica e la militante di Fn, Pamela Testa.