Il candidato capolista al Senato della Toscana raccoglie il grido di aiuto delle aziende
CARO ENERGIA, PARRINI ANNUNCIA IMPEGNO PARLAMENTARE STRAORDINARIO
Il senatore: «Dobbiamo agire subito in sede di conversione del decreto Aiuti ter»
COMUNICATO STAMPA
Dario Parrini, candidato capolista al Senato della Toscana, in questi giorni sta facendo incontri con aziende del vetro e della ceramica del territorio.
«Due tra i principali settori tradizionali delle nostre zone, vetro e ceramica, si trovano in una situazione che ha del paradossale: hanno ordini in aumento, ma rischiano di doversi fermare e di dover mettere i lavoratori in cassa integrazione perché l’esplosione dei costi dell’energia, aumentati fino a otto-nove volte su base annua, sta rendendo di fatto quasi impossibile il prosieguo della produzione.
La situazione, che è molto pesante anche in altri settori (dalla gomma-plastica all’alimentare all’agricoltura), risulta drammatica in questi due comparti che rappresentano veri e propri simboli e fiori all’occhiello della nostra storia produttiva.
Di fronte a questa emergenza ritengo cruciale prendere l’impegno di mettere in campo un’azione straordinaria sul piano parlamentare: in primo luogo occorre utilizzare l’iter di conversione del decreto Aiuti-ter, che sta per essere approvato dal Consiglio dei Ministri, per potenziare nella misura massima possibile i sostegni economici alle aziende energivore e in particolare, per quanto riguarda in senso stretto il vetro e la ceramica, per modificare la legge che limitato un fondo di 5 milioni per alleviare i costi energetici alle imprese di vetro e ceramica artistica con sede nel distretto di Murano. La norma, aumentando le risorse a disposizione, va estesa in ogni modo alla Toscana, che ne ha tutto il diritto.
In tal senso do pieno appoggio alla battaglia che la Regione Toscana sta giustamente portando avanti su questo tema in Conferenza delle Regioni.
Inoltre studierò la possibilità di proporre misure per alleviare un altro problema che minaccia di mettere in ginocchio le imprese in relazione agli acquisti di metano: la difficoltà a rifornirsene perché i venditori chiedono fideiussioni e anticipi molto difficili da sostenere. Dobbiamo agire in tempi brevi, per impedire che vada disperso un patrimonio di competenze e di saper fare di valore inestimabile.
Ovviamente insieme a queste misure di dettaglio è necessario arrivare, a livello di Ue, a due provvedimenti fondamentali: il tetto al prezzo del gas e lo sganciamento dai prezzi del gas dell’elettricità prodotta con fonti rinnovabili.».