Caro Di Maio Luigi.
Puoi dire che gli altri partiti ti fanno schifo perché non pensano ad altro che alle poltrone.
Certo, puoi dirlo.
Ma non puoi credere che sarai creduto, se proprio una poltrona, quella di presidente del consiglio, è stata l’ossessione che in questi quasi sessanta giorni dalle elezioni ti ha dominato, spingendoti a sostenere tutto e il contrario tutto, e a finire in un vincolo cieco dal quale non sai come uscire, se non tornando a insultare le persone e il partito che, per raggiungere quella poltrona, avevi iniziato falsamente a blandire.