BULLISMI DEDICATORI, PACIFICAZIONI NAZIONALI E PAGLIACCIATE LOCALI
Una scelta che scandalizza e indigna, a maggior ragione a pochi giorni dal 25 Aprile. Mi riferisco all’indecorosa trovata toponomastica del sindaco di Grosseto Vivarelli Colonna: far confluire in uno spazio da intitolare alla “Pacificazione Nazionale” due vie intestate rispettivamente a Giorgio Almirante e a Enrico Berlinguer. Questo sindaco si definisce “libertario” e dà di “illiberali” ai critici della sua scelta. Mi pare che abbia problemi con gli aggettivi e coi sostantivi. Accostare Almirante a Berlinguer, dirigente di un partito cofondatore della repubblica italiana nata dalla sconfitta del regime fascista di cui Almirante faceva parte, è una vergogna colossale. E definire “illiberali” le persone che condannano la mozione approvata dal consiglio comunale grossetano è cosa priva di senso: perché non c’è niente di liberale e di libertario, e men che meno di serio, nel tentativo di costruire rappresentazioni distorte e ridicole della storia del nostro Paese. E l’escamotage della “pacificazione nazionale” fa cadere le braccia. Siamo di fronte a un bullismo dedicatorio che più che un atto di pacificazione nazionale sembra una pagliacciata locale. Post Scriptum: sul M5S che sceglie di non partecipare al voto è meglio stendere un velo pietoso. Sono astuzie deprimenti.