Ricordando il grande Siro Terreni
“L’8 settembre 1945 dopo 600 giorni di prigionia tornai a Empoli, la trovai distrutta, mancante delle ciminiere, il ponte crollato, ma per fortuna la famiglia era salva perché era sfollata, e quando arrivai a Santa Maria nella borgata ci fu un abbraccio generale – dicevano tutti “è tornato Siro, è tornato Siro” – un’amica quel giorno si sposava e mi invitò a partecipare alla cerimonia. Bisognava ricostruire tutto. Iniziai a lavorare in vetreria e poi come imbianchino”.