Consiglio la lettura di questa intervista di Maurizio Martina che a me pare un convincente punto di partenza per discutere seriamente di come rafforzare il Pd.
Priorità del riformismo e delle alleanze sociali sull’alleanzismo asfittico e politicista degli accordi di vertice; costruzione di relazioni più forti con i corpi intermedi e le realtà dell’associazionismo maggiormente impegnate in battaglie di sviluppo e di giustizia; vicinanza ai lavoratori e ai produttori che investono e innovano; un giudizio netto e senza furbizie dialettiche sul M5S (“M5S e Lega sono due facce della stessa medaglia e dello stesso problema, noi siamo alternativi a entrambi”); idee giuste sull’economia: riduzione del cuneo contributivo sui contratti a tempo indeterminato per aumentare le buste paga più basse e rendere più convenienti le assunzioni stabili, attuazione di riforme fiscali nel senso dell’equità e della lotta alle disuguaglianze, introduzione di strumenti contro i comportamenti tributari elusivi delle grandi multinazionali.