Conclusa una fase importante del mio impegno politico

Si è conclusa oggi una fase importante del mio impegno politico iniziata nel maggio 2013 quando Matteo Renzi mi propose di candidarmi a segretario regionale del Pd nel congresso che si sarebbe dovuto tenere di lì a poco.

Presentammo la candidatura alla Festa de l’Unità di Piombino, venerdì 6 settembre (la prima foto allegata a questo post si riferisce a quel pomeriggio).
Iniziai, dopo quel giorno, a girare la Toscana, comune per comune, federazione per federazione, con una voglia di conoscere la nostra terra che non mi ha più abbandonato e che ritengo una delle cose più belle che possano capitare a chi si trova a fare il dirigente di partito.

Quando il congresso regionale del Pd effettivamente si svolse, nel febbraio del 2014, molto più tardi del previsto, cominciai a svolgere un incarico per il quale mi ero preparato per nove mesi: la campagna elettorale più lunga (involontariamente lunghissima!) della mia vita.
Oggi, con l’insediamento del comitato di reggenza guidato dal bravissimo Marco Recati, quell’incarico, già protrattosi oltre la statutaria scadenza quadriennale, si è concluso.

Ho deciso di lasciare la guida del Pd Toscana dopo le elezioni politiche di due domeniche fa, senza attendere il congresso del prossimo autunno, perché un risultato così pesantemente negativo come quello del 4 marzo, pesantemente negativo anche in Toscana, dove pure siamo andati meglio che in ogni altra regione, impone una riflessione a tutto campo.

Una riflessione che è bene sia aperta da una cesura, da un segnale di discontinuità, da una scossa, da una chiara assunzione di responsabilità da parte di chi ha avuto in mano il timone.

Questi cinque anni hanno visto pagine belle e entusiasmanti (le primarie dell’8 dicembre 2013 e dell’aprile 2017; le amministrative e le europee del 2014 con il record del 56%; le elezioni regionali del 2015 dove in Toscana si è registrato il miglior risultato a livello nazionale; i congressi di federazione che nei mesi scorsi ci hanno permesso di insediare nei territori in modo unitario una nuova, giovane e promettente leva di dirigenti; la conferenza programmatica del dicembre scorso a Pisa da cui sono scaturite indicazioni imprescindibili per chiunque vorrà mettere in campo idee per lo sviluppo socio-economico regionale) e pagine dolorose (prima di tutto le sconfitte nelle elezioni amministrative di quattro capoluoghi di provincia come Livorno, Arezzo, Grosseto e Pistoia; il referendum del 2016 e le ultime politiche, due prove per le quali i nostri militanti si sono mobilitati controvento in modo corale e persino commovente, e che tuttavia ci hanno visto soccombere lasciandoci addosso un’enorme amarezza, sebbene in Toscana si sia riusciti a finire in testa in entrambi i casi).

Non è questa la sede per un bilancio compiuto di un periodo tanto lungo e complesso.
Mi limito quindi a dire grazie a tutti coloro che mi hanno offerto questa opportunità di crescita civile, umana e politica; a tutto il popolo meraviglioso che costituisce la forza inesauribile della nostra comunità politica; a tutti coloro, e sono stati tanti, che in questi anni mi sono stati vicini, consigliandomi, criticandomi, sostenendomi.

Sono certo di aver fatto non pochi errori, ma anche di aver dato tutto me stesso per rispettare e valorizzare il grande patrimonio di passione politica collettiva che ho avuto l’onore di dirigere.
Sono certo che supereremo questo momento difficile, perché sappiamo correggerci e ripartire, e perché possiamo contare sulla militanza generosa e disinteressata di donne e uomini straordinari.

Sono certo, ora più che mai, che la politica è una cosa bellissima, se fatta con onestà, correttezza, dedizione e spirito di servizio.
Sono certo, infine che la Toscana ha grandi potenzialità, che tutti noi dobbiamo adoperarci a far fruttare.
Per quanto mi riguarda, di sicuro continuerò a fare la mia parte: da senatore, da militante, da volontario, da cittadino.

Articoli scritti da dpadmin

Commenta