Michael Gorman ha definito le biblioteche figlie dell’Illuminismo e presidi della democrazia, che si degrada senza cittadini elettori ben informati e responsabili, autori di scelte di voto documentate e razionali. Di questo abbiamo parlato oggi in un convegno presso la Sala Comparetti dell’Università di Firenze. È reazionaria la tendenza a considerare la difesa dello studio e del sapere un vezzo elitario, e l’esaltazione dell’ignoranza (peraltro attuata per scopi di controllo politico) come un modo di essere schiettamente vicini al popolo. Un grazie speciale a Mauro Guerrini, che il volume di Gorman ha introdotto e curato. Lottare contro il neo-oscurantismo è un’esigenza “popolare” nel senso più alto del termine.