Mercoledì in direzione nazionale il programma del Pd: proposte fattibili, non come quelle di forzaleghisti e M5S che porterebbero più di 100 miliardi di buco nei conti dello Stato e a un bis del 2011 con la spirale aumento tassi di interesse-tagli al sociale-crescita di tasse e disoccupazione. Queste le priorità: salario minimo a 9/10 euro; meno oneri contributivi su neo-assunti a tempo indeterminato, spinta alla contrattazione decentrata per stimolare la produttività, più fondi all’istruzione tecnica superiore, alle famiglie con figli e per la non autosufficienza.