Il mio impegno nella prossima campagna elettorale sarà come al solito totale ma intervenendo poco fa nella Direzione Nazionale del Pd ho annunciato un voto di astensione sulla proposta di liste avanzata dal segretario per il Parlamento Europeo.
Ciò in ragione del fatto che, pur ritenendo apprezzabili diverse candidature, nutro delle riserve su due punti rilevanti e mi pare di doverlo lealmente far presente:
a) passare da 5 capolista donne nel 2014 a 2 oggi rappresenta un rischio serio nel momento in cui il M5S annuncia capolistature tutte femminili e la Lega mette in campo una politica reazionaria contro i diritti delle donne;
b) mettere in lista in quota Mdp un eurodeputato uscente e l’ex capogruppo al Senato che ha guidato l’opposizione degli scissionisti al nostro governo nel 2017-18 a mio parere non corrisponde purtroppo all’impegno a fare inserimenti nel segno dell’innovazione assunto durante la precedente Direzione.
Ciò precisato, con grande responsabilità dico che la questione liste si chiude e deve chiudersi per tutti stasera.
Da domani lavoreremo tutti pancia a terra per mettere al centro del dibattito le nostre proposte e per far ottenere al Pd un bel risultato nelle elezioni europee e amministrative.